venerdì 17 luglio 2015

Il difficile rapporto del Trentino con gli orsi : proposta la licenza di uccidere




Suscita una certa perplessità la richiesta avanzata dalla Provincia autonoma di Trento di poter procedere alla cattura e all’abbattimento degli orsi considerati pericolosi o che causano danneggiamenti ripetuti.
E’ stato in seguito ad un progetto europeo, ed ai relativi consistenti finanziamenti, che i plantigradi sono stati reintrodotti in Trentino. Con beneficio del turismo che ha registrato un incremento delle presenze richiamate dalla possibilità di osservare la fauna selvatica.
E’ legittimo domandarsi se sia fallita la convivenza della comunità locale con specie non domestiche o se  fosse presente dall’origine la volontà di tradurre un piano di ripopolamento in un distretto venatorio.
In quanto pare difficile credere alla mancanza di consapevolezza circa le problematiche inerenti la coesistenza  con animali selvaggi. E della conseguente necessità di formare la popolazione del luogo ed istruire gli escursionisti  circa l’esigenza di adottare adeguate norme comportamentali.
La morte di Daniza e degli altri orsi irragionevolmente immolati dovrebbe far riflettere ed esortare a considerare e rispettare necessità e territorio degli animali non a farne bersaglio per le armi da fuoco allorquando manifestano caratteristiche comportamentali innate e peculiari della specie.





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