sabato 5 settembre 2015

Il Giappone riapre la caccia alle balene motivando il massacro con la ricerca


Il Giappone è un Paese decisamente conservatore per quanto concerne le sue tradizioni, al punto da sfidare i  divieti internazionali 
Come per i delfini prosegue incurante di interdizioni e proteste nelle sue annuali mattanze a danno di questi mammiferi marini.
La caccia ai cetacei viene legittimata dalle autorità giapponesi con motivazioni di ricerca scientifica.
Giustificazioni infondate a giudizio della Commissione internazionale per la caccia alle balene secondo la quale il governo nipponico non ha dimostrato gli scopi scientifici della pratica venatoria.
Anche nello scosro 2014 la Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja aveva proibito con una sentenza l’attività non riconoscendo finalità scientifiche al  programma di caccia presentato dal Giappone che lo aveva quindi interrotto.
E’ evidente che il Paese nipponico antepone la propria logica arcaica e di sfruttamento delle risorse del mare al problema della salvaguardia della fauna acquatica rifiutando addirittura l’idea che la balena sia a rischio estinzione.

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