sabato 12 dicembre 2015

“Push-pull” la tecnica colturale per la protezione delle piante senza pesticidi ed Ogm

L’Africa si sta prendendo la rivincita sviluppando tecnologie naturali per la difesa delle coltivazioni da insetti e parassiti. In Kenya è stato infatti messo a punto un nuovo sistema per proteggere le colture evitando l’uso di pesticidi. Il Centro Internazionale per la Fisiologia e l’Ecologia degli insetti di Mbita in Kenya diretto da Segenet Kelemu mediante attraverso una ricerca effettuata da un gruppo di scienziati guidati dall’entomologo Zeyaur Khan ha ideato una tecnica di coltivazione chiamata push-pull ( spingi-tira)  che utilizza le capacità di difesa dei vegetali, mediante la produzione di sostanze chimiche repellenti per gli insetti,. per  salvaguardare le coltivazioni.
Lo studio, iniziato circa 22 anni fa, si è concentrato sulle minacce alle colture di mais e sorgo rappresentate soprattutto dagli insetti trivellatori (tarlo dello stelo del mais Bussola fusca, e il tarlo dello stelo maculato, Chilo partellus) e dalle erbe infestanti ( striga e piramide).
Questa tecnica, che utilizza un criterio contrario a quello della monocoltura, si basa su una duplice azione ed è detta push-pull perché attira gli insetti buoni e respinge i cattivi
Tra le file di mais si intercalano file di una pianta che svolge un’azione repellente per gli insetti  dannosi  (leguminose del genere Desmodium) poiché secernono sostanze chimiche che allontanano  ( push) gli insetti nocivi. Mentre attorno ai campi delle coltivazioni  si piantano erbe che attraggono ( pull) gli insetti parassiti con l’emissione di sostanze chimiche che le rendono  più attraenti delle colture (come l’erba Napier o erba elefante, Pennisetum purpureum).
Inoltre le erbe efficaci nel respingere gli insetti dannosi contribuiscono a concimare il terreno (le radici del Desmodium accolgono batteri che fissano l’azoto) evitando così  il ricorso ai fertilizzanti. Oltre a rappresentare un foraggio ideale per gli animali da allevamento.
E poiché molti coltivatori non potrebbero permettersi l’acquisto di insetticidi, diserbanti e  fertilizzanti la tecnologia del push-pull, fornendo prodotti chimici utili per l’agricoltura  naturali e rinnovabili, assicura a questi contadini raccolti maggiori e migliori utili economici.
Pure nello Stato del Malawi si è sviluppata una tecnica che inserisce tra le colture un albero simile all’acacia ( Faidherbia albida) il quale, grazie alla cadute delle foglie all’inizio del ciclo di crescita delle coltivazioni, svolge un’azione di concimazione del suolo. Anche in questo caso gli agricoltori che utilizzano questa prassi ottengono un profitto ben più elevato dei coltivatori che ricorrono ai fertilizzanti chimici.
L’esperienza africana dimostra che l’attenzione all’ambiente può essere vincente coniugando produzione agricola e rispetto per la natura.  Evitare il ricorso ad antiparassitari, fertilizzanti chimici ed Ogm è quindi non solo possibile, ma anche conveniente per l’essere umano e l’ambiente.
E  la tecnica del push-pull e i Voc ( volatle organic compunds, ossia le sostanze volatili emanate dai vegetali, odori che hanno lo scopo di attrarre i predatori naturali dei parassiti che li attaccano ), su cui il nuovo sistema colturale si basa, ha suscitato notevole interesse anche in Europa. Dove, in seguito alle ultime infestazioni di parassiti ed insetti resistenti ai rimedi conosciuti, si stanno studiando nuove tecnologie di tutela delle colture elaborate a partire dai naturali metodi difensivi dei vegetali.
Per questo motivo il progetto europeo Pure ha stabilito dei protocolli per individuare un sistema di coltivazione che comporti ridotti interventi artificiali umani per garantire, mediante l’agricoltura integrata con l’utilizzo di varietà resistenti, il controllo di insetti e parassiti dannosi. La coltura integrata come efficace alternativa all’uso di prodotti chimici e come strumento per ripristinare gli equilibri naturali che l’intervento umano, attraverso i processi agricoli, modifica e spesso distrugge.  

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