L’aereo è un mezzo di trasporto sempre più utilizzato perché permette
di raggiungere in tempi rapidi paesi anche remoti, ma presenta notevoli
incompatibilità con l’ambiente, è infatti altamente inquinante, e con lo
spostamento degli esseri viventi.
Le controindicazioni al viaggio aereo per gli animali sono molteplici.
La prima è la considerazione riservata agli esseri viventi non umani
dalle compagnie aeree che, contrariamente a quanto pubblicizzato a mero scopo
commerciale, risulta di per sé sufficientemente esplicativa.
Gli animali sono considerati dai vettori, e conseguentemente trattati,
come bagagli. Con tutti gli effetti del caso : possono essere imbarcati nella
stiva per il carico, rimanere per parecchie ore senza acqua, cibo ecc. ( si
possono immaginare le conseguenze in caso di disservizi, ritardi, scioperi o
inconvenienti di varia natura), possono essere persi come qualunque altro
bagaglio, subire gli effetti di depressurizzazioni, morire
di freddo o per il caldo, di paura, per mancanza d’aria ( soffocati da valigie
e bagagli caricati successivamente che gli tolgono l’ossigeno ) o per ipossia come
purtroppo dimostra la serie di episodi.
Inoltre le compagnie aeree non hanno norme uniformate per il trasporto
di animali e le disposizioni in merito possono differire a seconda del vettore.
Il trasferimento di animali è generalmente accettano, ma alcune compagnie lo
consentono in cabina o nella stiva, altre lo ammettono solo in stiva.
E il trasporto degli animali è autorizzato solo a specifiche
condizioni ed è sempre vincolato a preventiva prenotazione poiché i posti sono
decisamente limitati e potrebbe accadere di non riuscire a salire a bordo
dell’aeromobile.
L’animale domestico è accreditato come bagaglio registrato o al
seguito, trasportato in cabina o in stiva, non deve avere un odore sgradevole e
deve comunque rimanere chiuso in un contenitore di specificate dimensioni.
Il comandante titolare del volo ha la facoltà di farlo trasferire nella
stiva o sbarcarlo al primo scalo quando non siano rispettate tutte le
condizioni richieste o in caso di disturbo ai passeggeri.
La pericolosità intrinseca nelle modalità del viaggio aereo risulta
accentuata e il trasferimento particolarmente traumatico soprattutto se attuato
in stiva.
Infatti solo gli animali di piccola taglia possono sono
autorizzati al viaggio in cabina ( e anche in questo caso non è detto che sia
esente da gravi implicazioni e che il comportamento del personale risulti
adeguato, professionale o minimamente sensibile come purtroppo da casistica).
La maggior parte degli animali viaggia chiusa in gabbie di
dimensioni inadeguate e con una ventilazione decisamente insufficiente ( i
pannelli dei contenitori presentano una scarsa foratura ), al buio, in
condizioni rumorose, con la possibilità di essere sballottata e urtare contro
pareti o altri contenitori. La stiva anteriore ( le stive, pressurizzate, sono
tre : quella anteriore destinata agli animali, quella centrale per i bagagli e
quella posteriore), nel caso di trasporto di animali vivi, è/ dovrebbe essere
generalmente riscaldata, ma la temperatura non è elevata, ( il riscaldamento proviene sia dal vano
elettrico-elettronico sia che dall’aria di deflusso dalla cabina passeggeri).,
mentre non lo sono stiva centrale e posteriore. Inoltre gli aerei possono
escludere il riscaldamento alle stive nel caso si verifichino particolari
condizioni o problematiche.
Ancora esiste la possibilità del verificarsi di impreviste
e improvvise depressurizzazioni durante il volo ad alta quota ( la mancanza di
ossigeno provoca danni subitanei e irrimediabili e il primo organo a risentirne
è il cervello) motivo per cui piloti e passeggeri sono dotati di maschere
d’ossigeno che non sono però fornite agli animali
Per questi motivi il viaggio aereo è assolutamente sconsigliato agli animali di razze brachicefale
(buldog, boxer, carlini, pechinesi, ma anche gatti persiani, ecc.) e in
generale a tutti gli animali affetti da patologie cardiache o respiratorie per i quali il viaggio ha
effetti nefasti. Come è sconsigliabile l’uso di sedativi tranquillanti, sia che
per il viaggio in cabina che in stiva, i quali, provocando un abbassamento
della temperatura corporea che si somma
alle basse temperature dell’aereo, può determinare ipotermia nell’animale.
Lo spostamento aereo comporta quindi modalità di trasporto assolutamente inadatte agli animali
e le cui conseguenze possono essere molto gravi o mortali mentre la
preparazione del personale incaricato
risulta del tutto inadeguata.
Infatti nonostante l’emanazione da parte della Comunità
Europea di un regolamento ( N. 1/2005 del 22 dicembre 2004 ) per introdurre condizioni più idonee al
trasporto degli animali e alle operazioni connesse ( l’animale deve essere
accudito convenientemente con istruzioni fornite dall’umano convivente, deve
essere trasferito su un carrello adatto, tenuto al riparo da rumori e agenti
atmosferici, il contenitore per il trasporto deve avere dimensioni tali da
consentire il movimento dell’animale e la scelta della posizione in piedi,
seduto, ecc. ) questo risulta largamente disatteso dalle compagnie che
dovrebbero adeguare le proprie strutture e formare il personale per
rispettarle. A fronte di un costo di trasporto che risulta spesso elevato.
Meglio quindi evitare il viaggio in aereo di cani e
gatti se non in caso estremo o di trasferimento definitivo e senza altra
alternativa per quanto riguarda il mezzo di
trasporto.
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