sabato 24 agosto 2013

Rimedi naturali contro le zanzare

Il problema zanzare si ripropone ogni anno aggravato dalla presenza della aggressiva zanzara tigre.
La zanzara, oltre ad essere fastidiosa per l’effetto della puntura, è un  potenziale vettore di malattie tra cui la pericolosissima filaria.
I prodotti chimici per la disinfestazione sono tossici per gli animali, per l’uomo e per le specie vegetali e le irrorazioni di insetticidi, con funzioni preventive e adulticide, alla quali si ricorre dalla primavera, vanno evitate, perché sono inutili, pericolose e causano un impoverimento dei meccanismi di difesa e della biodiversità.
Inoltre con queste irrorazioni muoiono solo le zanzare direttamente colpite dall’insetticida mentre le sopravvissute, diventano più resistenti ai prodotti chimici.
Mentre gli insetticidi, depositati sulle piante ed altri tipi di superficie come i muri delle case, le pavimentazioni, gli arredi esterni, ecc., avendo un’alta residualità ambientale, determineranno la morte di altre creature tra cui i predatori delle zanzare che, senza antagonisti naturali, aumenteranno sempre di più.
L’uso degli insetticidi di sintesi ha poi effetti sulla salute delle persone e degli animali come allergie, asma, malattie neurovegetative, sterilità, malformazioni neonatali, ecc. e può determinare malattie molto gravi ( tumore), quali conseguenza delle irrorazioni.
Occorre quindi ricorrere a metodi il più possibile naturali e biologici, per il graduale ripristino della naturalità, che, se mantenuta, è in grado di tenere sotto controllo anche le zanzare.
I rimedi per proteggersi senza nuocere all’ambiente devono quindi essere totalmente naturali.
Per il benessere ambientale ed umano, la biodiversità è fondamentale e, poichè le logiche naturali sono di equilibrio, per ridurre il numero delle zanzare non si può ricorrere ad un solo metodo, ma invece all’integrazione di soluzioni diverse, adatte a differenti situazioni, privilegiando metodi meccanici e naturali.
La lotta efficace si deve basare essenzialmente sulla prevenzione, colpendo le larve, ma in modo atossico, perchè i prodotti chimici, anche se immessi nei tombini non sono innocui e vanno ad inquinare i fiumi ed il mare.
La lotta larvicida è l’elemento principale di alcuni rimedi totalmente naturali che si possono utilizzare.
Dal momento che la zanzara ha bisogno dell’acqua per la riproduzione al fine di contrastarle occorre intervenire sugli elementi che la contengono anche in quantità minima (sufficiente alla zanzara tigre).
Innanzitutto si può ricorrere alle ovitrappole realizzando falsi luoghi ideali di riproduzione per questi insetti che diventano micidiali trappole.
Le ovitrappole sono vasi di plastica nera di medie dimensioni (12×8 cm), riempiti d’acqua in cui è immersa un listello di masonite/faesite che viene utilizzata dalla zanzare tigre per deporre le uova.
Per la particolare conformazione delle ovitrappole le larve che nascono restano imprigionate in un compartimento ben chiuso contribuendo a interrompere il ciclo di vita degli insetti.
Per evitare che le zanzare depositino le uova nei tombini o nelle caditoie possono essere applicate delle zanzariere basculanti a maglie molto fini, studiate per lasciare defluire le acque meteoriche ma impedire l’accesso alle zanzare, che così non possono accedere ai ristagni quasi sempre presenti in questi luoghi. Queste speciali zanzariere sono più funzionali dei prodotti larvicidi oltre al fatto che, dopo il loro inserimento, non è più necessario trattare le acque con larvicidi ogni settimana o dopo ogni violento acquazzone.
Inoltre le  zanzare in natura hanno dei formidabili predatori in mancanza dei quali si sono moltiplicate a dismisura. Il recupero della biodiversità locale può evitare il ricorso a metodi di maggior impatto e  rappresentare una strategia vincente.
Tritoni, ditiscidi, nepidi, odonati, anfibi, pipistrelli, rondini ed altri uccelli insettivori, libellule  e lucertole sono cacciatori e sono importanti alleati nella lotta alle zanzare. ( vedi APPROFONDIMENTI   http://www.infozanzare.info/naturaamica.php  )  
I tritoni appartengono agli anfibi, sono delle piccole “lucertole d’acqua”, lunghe dai 6 ai 15 centimetri (a seconda della specie) e la loro dieta, specialmente nei giovani e nelle larve, è incentrata sugli invertebrati (crostacei, coleotteri, ditteri, ecc.). I ditiscidi, i nepidi e gli odonati: sono insetti predatori ( del gruppo dei “macroinvertebrati d’acqua dolce” a cui serve acqua non inquinata (anche con presenza di alghe, piante acquatiche, foglie secche, ecc) ,  mancanza di disturbo da parte dell’uomo ( è necessario evitare quindi di pulire la vasca ogni settimana), assenza di pesci predatori, soprattutto gambusie e carassi.
Il Ciclopino, un piccolissimo crostaceo, è un grande cacciatore di larve di zanzare, specialmente quelle di zanzara tigre ed è adatto soprattutto ai contenitori d’acqua per gli orticultori (il prodotto è reperibile in una confezione contenente 250 piccoli crostacei sufficienti a controllare fino a 50 litri di acqua. ).
Anche le rane, i rospi, le salamandre e tutti gli altri anfibi sono eccellenti predatori di zanzare quindi estremamente efficaci nel contrastarne la presenza.
I pipistrelli sono grandi divoratori anche di zanzare (ciascuno di loro può ingoiarne fino a 500  in un’ora di volo) e grazie alla loro abilità nel cacciare insetti, rivestono un ruolo essenziale nel mantenimento degli equilibri ecologici ed in particolare nel contenimento degli insetti dannosi per le coltivazioni e per l’uomo.
Per averli nei pressi delle abitazioni occorre non disturbarli durante il loro letargo invernale e quando allevano i piccoli in estate.
Per cercare di attirarli l’ottimale sarebbe riservare loro un locale di rifugio che possano sfruttare anche nella stagione fredda oppure si possono installare dei nidi artificiali (scegliendo quelli esenti da colle, vernici e sostanze nocive a cui i pipistrelli sono particolarmente sensibili ) su alberi o muri ad almeno 4-5 metri di altezza, preferendo una posizione soleggiata in direzione sud.
Queste casette vengono occupate dai pipistrelli solo dopo diversi mesi che sono state posizionate e sono utilizzate solo nel periodo primaverile ed estivo perché per il letargo invernale prediligono luoghi maggiormente protetti.
E’ preferibile installare due o tre cassette-nido insieme poiché i pipistrelli sono abituati al “riposo sociale” ed effettuare solo raramente l’ispezione interna ( meglio se a fine estate o autunno) evitando in ogni caso rumori molesti e movimenti bruschi che possono disturbarne il riposo.  
Le libellule sono predatori sia delle larve, sia degli adulti di zanzara, e si trovano più di frequente presso stagni o corsi d'acqua. Si può attirarle in giardino costruendo un apposito stagno “da libellule”.
Va poi evidenziata l’azione dei pesci larvivori (gambusie, pesci rossi, tinche, ecc.) estremamente utili per la distruzione delle larve di zanzara

La gambusia, un pesciolino importato dall’America che, a suo tempo, ha aiutato a combattere con successo la malaria, può essere messa in spazi circoscritti  ( piccoli stagni, vasche o acquari ) ed è estremamente efficace nella lotta ad ogni tipo di zanzara poiché ogni gambusia divora fino a  150 larve al giorno.  ( vedi APPROFONDIMENTI  http://www.infozanzare.info/gambusia.php    GAMBUSIA AFFINIS  )

Ma anche i comuni pesci rossi si cibano delle larve di zanzara, di cui pure la tinca è  ghiotta tanto da essere specializzata in questa caccia e da poter essere definita un insetticida naturale.

Anche piante lacustri come l'Utricularia vulgaris, una minuscola pianta carnivora, predatrice delle larve o l’Azzolla caroliniana, piccola felce acquatica tappezzante, che impedisce alle zanzare di depositare le uova, sono efficaci nella lotta a questi insetti. Oltre agli altri alberi e vegetali repellenti tra i quali l’Erba Gatta (Nepeta Cataria) che è un’efficace repellente naturale.

Altro innovativo rimedio larvicida non tossico, è lo Zanzibar un enzima messo a punto da un gruppo di chimici che, grazie alla sua reazione con il calcare normalmente presente nelle acque, produce una barriera di micro bolle sul pelo dell’acqua non permettendo alle larve di respirare e agli adulti di deporre le uova. E’ sicuro, di origine vegetalenon contiene sostanze pericolose, ha una durata superiore agli altri strumenti di lotta biologica alle zanzare, quali l’ormai noto Bacillus thuringiensis, è adatto per i sottovasi o altri piccoli contenitori che non si possono svuotare periodicamente e rimane attivo anche in caso di prosciugamento completo del sottovaso.



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giovedì 22 agosto 2013

La sicurezza in giardino



Amare gli animali significa anche pensare degli spazi a loro  più adatti a loro  e predisporre un'area in cui possano muoversi agevolmente e in piena sicurezza, senza recare disturbo a nessuno. Ciò rende la nostra convivenza basata sulla comprensione ed il rispetto delle esigenze di entrambi e quindi più armoniosa.
Anzitutto la conoscenza e l’uso abitudine consuetudine uso sfruttare usufruire godere dell’area esterna deve avvenire, soprattutto per i gatti, in modo graduale e sempre in presenza del convivente umano. Inizialmente l’animale deve ambientarsi all’interno dell’abitazione e solo quando riconoscerà il nuovo ambiente come il suo territorio gli si potrà mostrare anche l’area esterna. Tra i due passaggi deve quindi intercorrere un sufficiente lasso temporale che nel caso del gatto equivale a qualche mese. Questo è il periodo necessario per evitare che il gatto, disorientato ed intimorito, possa tentare di uscire all’esterno e perdersi. L’essere umano deve svolgere un’azione tranquillizzante e fungere da facilitatore della conoscenza del nuovo spazio intervenendo all’occorrenza.
Occorre rendere la  permanenza dell’animale nel giardino piacevole e soprattutto sicura.
La perimetrazione dell’area con muratura intonacata o similari è preferibile poiché evita il problema delle recinzioni con reti metalliche o con listelli di legno orizzontali utilizzabili come scalette e quindi facilmente “scalabili”. Inoltre esclude la necessità di irrobustire la base della recinzione per evitare che il cane o il coniglio possa procurarsi un’uscita scavando una buca.
Per l’area esterna valgono le stesse precauzioni da utilizzare all’interno dell’abitazione, pure se  applicate  a situazioni differenti.
E’ buona norma assicurarsi che in giardino non vi sia nulla che possa essere pericoloso per l’animale. Quindi è indispensabile occultare qualunque cavo elettrico che, morsicato, potrebbe fulminarlo. Non lasciare oggetti, materiali o sostanze che possano ferire (forbici, cesoie, chiodi, ecc.), essere inghiottiti (indumenti od oggetti) , soffocare (spugne, panni), o avvelenare (sostanze o liquidi tossici) l’animale.
In tal senso la scelta della vegetazione  dello spazio esterno è importantissima per non introdurre piante tossiche,  ma anche i concimi ( oltre agli antiparassitari e diserbanti, ovviamente tossici) possono essere pericolosi a causa della concentrazione di sostanze contenute in essi, meglio quindi utilizzare quelli naturali.
Fondamentale evitare di assentarsi a lungo per eludere il malessere d’abbandono che, soprattutto per i cani, può manifestarsi con l’attività di scavo di buche, mordicchiamento di  oggetti, vocalizzazioni esasperate come ululati o guaiti. Alcune di queste attività, quali il rosicchiamento di piante e arredi del giardino, dei componenti dell’impianto di irrigazione automatica  o dei fili del cancello elettrico, possono rivelarsi pericolose per l’animale e dispendiose per l’essere umano. E poiché, ad eccezione dei cuccioli che possono mordere per problemi di dentizione o per gioco, queste manifestazioni sono sempre riconducibili ad un forte disagio dell’animale occorre evitare di lasciare l’animale, in particolare il cane, solo, anche se in giardino, per un lungo periodo di tempo.
Inoltre, anche se raramente in città,  si può verificare l’azione predatoria di un rapace  verso gatti e cani di piccola taglia che la presenza umana può eludere.
Lo stare all’aria aperta è importantissimo per gli animali, ma imprescindibili per il loro benessere sono la presenza umana, l’affetto, le cure e l’attenzione.
Infine un argomento di estrema importanza, per quanto concerne la vivibilità del giardino e la  sicurezza degli animali, riguarda le zanzare, la cui presenza deve essere evitata con rimedi naturali.

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domenica 18 agosto 2013

La sicurezza all’interno dell’abitazione

Affinché una casa si possa definire pet-friendly deve stimolare l’animale ad essere se stesso con l’esclusione di elementi di rischio. La sicurezza degli ambienti è infatti difatti una delle priorità da acquisire.
E ciò implica in primo luogo un atteggiamento attento e responsabile dell’essere umano convivente con l’animale che, come già sottolineato, non può percepire il pericolo derivante dall’artificialità del nostro habitat domestico. Basilari in tal senso risultano alcune accortezze  non così banali e scontate quali appaiono.
E’ necessario trovare una collocazione sicura  e inaccessibile per gli animali dove allogare i detersivi, detergenti e prodotti per la pulizia della casa, i prodotti per l’igiene e la cura della persona.
Lo stesso per il materiale da cucito ( aghi, spilli, spille, bottoni, filo, uncinetti, aghi da maglia, ecc.), e di uso comune ( forbici, elastici, spago, nastro adesivo, collanti e similari , tabacco, sigarette e accendini), ma anche i cavi dei caricabatteria dei cellulari e materiale per la pittura.
Occorre poi coprire i fornelli accesi o caldi con pentole od oggetti freddi, non lasciare mai acqua, brodo o bevande bollenti incustodite e disponibili al fine di evitare il rischio di ustioni che possono essere molto gravi. Per analogo motivo non lasciare mai gli animali soli in cucina quando l’acqua o il cibo stanno cuocendo.
Risultano pericolosissime le stufe che possono ustionare gravemente i polpastrelli dei gatti, il naso o altre parti del corpo di cani e gatti.
Attenzione anche nell’uso di elettrodomestici ( lavatrice durante la fase della centrifuga,. aspirapolvere, lucidatrice) e piccoli elettrodomestici ( aasciugacapelli, frullatore, spremiagrumi elettrico, ecc) che possono ferire o folgorare gli animali.
Importantissimo non lasciare a portata degli animali bacinelle, secchi o contenitori pieni di acqua e detergenti o sostanze di varia natura  Questi recipienti, dopo l’uso, vanno sciacquati con cura ed asciugati. 
Oltre alla cucina anche il bagno può essere un ambiente con molte insidie.
E’ buona norma chiudere sempre l’oblò della lavatrice ( anche se non è in funzione) per evitare che l’animale, e soprattutto un cucciolo, possa introdursi all’interno. In ogni caso prima di caricare ed avviare l’elettrodomestico controllare sempre il cestello della lavatrice. E staccare sempre la spina dalla presa di corrente quando l’apparecchio non è in funzione per evitare qualunque pericolo derivante dal contatto indiretto.
Indispensabile evitare l’ammollo con detersivi o addirittura candeggina di indumenti nella vasca da bagno, nel lavello di cucina o in contenitori incustoditi.
Non lasciare mai la vasca da bagno piena di acqua bollente in quanto le ustioni possono risultare letali.
Fondamentale tenere sempre chiusa la tavoletta del water : un cucciolo potrebbe affogare, un gatto o un cane di piccola taglia potrebbero caderci dentro, berne l’acqua o addirittura prodotti anticalcare o simili con conseguenze mortali..
La candeggina è pericolosissima e può causare, se ingerita, la morte dell’animale, ma provoca anche danni irreversibili alle mucose, tra cui quelle del naso, del cane e del gatto ed è quindi consigliabile evitarne l’uso o limitarlo all’essenziale con la massima cautela.
Particolare cura va riservata anche nella scelta selezione dei detergenti utilizzati per il pavimento e per le superfici poiché potrebbero risultare irritanti per le mucose e la cute degli animali.
Utilizzare possibilmente prodotti detergenti non tossici, l’anticalcare può ad esempio essere sostituito dal bicarbonato bagnato con l’aceto bianco.
In generale durante la pulizia degli ambienti è preferibile tenere lontani gli animali, risciacquare abbondantemente le superfici deterse (anche dei sanitari e del lavello di cucina) ed asciugarle.
E’ poi essenziale scegliere giocattoli che non nascondano pericoli in caso di rottura (come i peluche di cui potrebbe mangiare il materiale contenuto). E controllare, soprattutto nel caso dei cani ed in particolare dei cuccioli, i suoi giochi affinché siano sempre in buono stato e sicuri ( senza piccole parti sporgenti o margini taglienti con cui potrebbe ferirsi) e provvedere a sostituirli con nuovi se danneggiati  o usurati.
Evitare i cuscini che il cane potrebbe lacerare  ingerendo anche il suo contenuto.
Inoltre è conveniente mantenere inaccessibile la spazzatura poiché alcuni alimenti sono nocivi per gli animali.
Infatti i noccioli di alcuni frutti (albicocche, ciliegie, mele, amarene, pesche, mandorle), oltre a poter soffocare l’animale se ingeriti, sono velenosi ed è meglio fare attenzione che non siano morsi soprattutto dai cani e in particolare dai cuccioli. Meglio quindi buttare i noccioli della frutta estiva direttamente nell’immondizia.
Possono essere tossici per alcuni animali anche l’aglio fresco e la cipolla. Gli avocado sono tossici per gli uccelli, i topi, i conigli, e gli animali da cortile, bestiame compreso.
Attenzione anche a dolci e caramelle (in particolare il cioccolato, tossico per i cani, per i gatti, i furetti) e qualsiasi dolciume che contenga il dolcificante Xilitolo, molto usato, a caffè (macinato, in chicchi, chicchi ricoperti di cioccolato) , al  luppolo (usato per la produzione della birra)
Le noci di macadamia, i semi di senape, i cibi ammuffiti (formaggi inclusi, come i gorgonzola ed il roquefort), le foglie ed i germogli di patata, le foglie di rabarbaro, le foglie di pomodoro e i germogli, il lievito grezzo possono presentare gradi di tossicità per gli animali.
Anche uva e uvetta sultanina pare siano tossiche per gli animali domestici, inclusi gatti, cani e furetti. Il particolare agente tossico e il meccanismo d’azione sono sconosciuti e si suppone che la tossicità sia causata da qualche sottoprodotto del processo digestivo di uva/uvetta. Ma l’effetto finale di un’overdose di uno di questi alimenti è l’insufficienza renale.
Ulteriori precauzioni riguardano prodotti come insetticidi o antizanzare che non devono contenere sostanze tossiche o nocive, e per i quali è opportuno privilegiare prodotti naturali dopo essersi assicurati che siano innocui per gli animali.
Possibilmente non fumare negli ambienti chiusi e in ogni caso aerare i locali.
Infine in caso di nevicate invernali, prima di rientrare in casa dopo la passeggiata, pulire il cane con un panno umido ponendo particolare attenzione a zampe, coda e pelo ( soprattutto nella zona posteriore dell’animale) per eliminare il sale, raccolto durante il tragitto in strada, che può causare irritazioni anche gravi.



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