Una
nuova inchiesta PETA porta alla luce le condizioni degli allevamenti
di conigli in Francia le cui pellicce sono utilizzate dal noto
marchio.
Dolce
& Gabbana, come altre case di moda, si avvale delle pellicce di
Orylag una razza di coniglio geneticamente manipolata dall'Istituto
Nazionale per la Ricerca Agricola francese allo scopo di ottenere un
pelo particolarmente morbido e fitto. Una pelliccia che è un
marchio registrato in Francia.
Ma
che cela le usuali aberranti condizione di vita degli animali
detenuti in minuscole gabbia di rete all'interno delle quali non
possono mai appoggiare le zampe su pavimento o terreno, in condizione
di permanente oscurità e sporcizia, malnutriti, disidratati,
sofferenti per lesioni e ferite causate dal metallo della maglia
delle gabbie, ed in condizioni di elevatissimo e costante stress.
Circostanze
che provocano un'elevata mortalità dei conigli ancora prima della
pianificata uccisione che avviene, dopo aver appeso gli animali a
testa in giù, mediante sgozzamento con la recisione della giugulare.
La
denuncia arriva da L214 gruppo per i diritti degli animali che ha
documentato abusi e crudeltà commesse nelle fattorie dove questi
conigli vengono allevati.
Il
CEO di Dolce & Gabbana, nonostante la consapevolezza delle
sofferenze provocate agli animali, prosegue infatti nella sua
politica di commercializzazione delle pelli sostenendo in tal modo
il perpetuarsi della violenza sugli "animali da pelliccia".
Mentre
altre note case del lusso, sulla spinta dell'opinione pubblica, hanno
ormai finalmente abbandonato l'uso delle pellicce a favore di una
moda più etica.
Per
contribuire a fermare il massacro sollecitando l'amministratore
delegato dell'azienda Dolce & Gabbana a porre termine a questo
commercio è possibile firmare la petizione al link
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