Un
altro orso vittima del narcotico. Decesso dovuto ad uno "scambio
di persona" : pare si volesse infatti catturare l'orso
soprannominato Mario e considerato problematico.
Cattura
autorizzata dal ministero dell'Ambiente (prevista tra le attività
finalizzate al controllo degli esemplari ritenuti pericolosi), con
preventivo parere dell'Ispra, per la quale era stata predisposta
dal mese di febbraio una trappola a tubo, videosorvegliata e
controllata direttamente dal personale del Parco, nel comune di Lecce
nei Marsi ( L'Aquila).
Ma
quando mercoledì notte è scattato il segnale di allarme collegato
alla "tub trap" l'orso in trappola era un giovane esemplare
maschio che non era mai stato munito di radiocollare nè marcato :
un individuo tranquillo e mansueto.
La
squadra di cattura recatasi sul posto ha proceduto a sparare
l'anestetico al plantigrado il quale ha subito manifestato i
problemi respiratori che ne hanno causato la morte in poco tempo.
Solo
molte ore dopo ci si è resi conto dell'errore.
Perchè
in Italia per una, sen'altro fortuita coincidenza, tutti gli orsi
considerati problematici muoiono a causa della sedazione.
Una
casualità, verificatasi con Daniza e con animali dal destino
annunciato, così reiterata da suscitare il legittimo dubbio che
siano stati giustiziati con il narcotico.
In
quanto è ben noto ai medici veterinari che il sovradosaggio degli
anestetici può causare bradipnea, arresto respiratorio, una delle
emergenze possibili in seguito all'uso di sostanze farmacologiche il
cui esito può rivelarsi letale.
Purtroppo
occorre poco affinchè i plantigradi siano considerati pericolosi :
è infatti sufficiente mettere in atto comportamenti tipici della
specie ed affini a tutti gli esseri viventi come tentare di
soddisfare l'istinto della fame o difendere la prole dagli
atteggiamenti minacciosi o violenti dell'uomo.
Ed
infatti Mario, l'orso definito confidente a cui era destinato il
narcotico, non ha mai manifestato aggressività, ma è con ogni
probabilità semplicemente un esemplare curioso e vivace. Maschio di
circa 3-4 anni e 120 kg di peso e, pare, munito di radiocollare, è
reo di una visita con razzia di galline ad un pollaio vicino ad una
casa, protagonista della involontaria introduzione l'estate scorsa in
una abitazione in cui era rimasto intrappolato e dello sconfinamento
a Pescasseroli nel Centro Visita del Parco nazionale d'Abruzzo,
avvenuto nell'autunno 2017 percorrendo una notevole distanza, per
raggiungere il recinto in cui l'orsa Yoga è stata rinchiusa perchè
non teme la presenza umana.
Tutti
episodi senza conseguenze per gli esseri umani ma sufficienti per
condannare un orso attivo e intraprendente.
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