venerdì 25 settembre 2015

“Diritti delle persone, diritti degli animali” conferenza su un tema importante

  











Un tema significativo e relatori di rilievo per un'iniziativa che vuole contribuire a dare all'argomento ed al benessere degli animali l'importanza che meritano.
Perchè il problema del riconoscimento dei diritti degli animali richiede una soluzione sempre più urgente.
La conferenza sarà accompagnata da un piccolo, ma gustoso aperitivo vegan il cui incasso verrà interamente devoluto a favore delle raccolte fondi istituite per far fronte alle emergenze che hanno coinvolto il nostro territorio dopo gli eventi della scorsa settimana.

domenica 13 settembre 2015

Il regolamento per il benessere degli animali del Friuli Venezia Giulia


Il Friuli Venezia Giulia ha adottato un regolamento per il benessere animale che fornisce direttive precise per quanto riguarda le modalità di accudimento che devono essere assicurate agli animali :  dagli standard dimensionali degli spazi a disposizione alla tempistica delle uscite quotidiane alle regole igieniche, ecc.
Lo strumento normativo approntato servirà da modello di riferimento per i  relativi ordinamenti che devono essere predisposti da tutti i Comuni uniformandone le disposizioni. Inoltre il documento potrà essere utilizzato dalle forze dell’ordine per gtli interventi concernenti l’inosservanza e la violazione del benessere animale.
Ma la novità del regolamento del Friuli Venezia Giulia è la completezza della trattazione con un’accurata puntualizzazione degli argomenti.  E’ infatti riferito a tutte le specie animali che vivono ormai nelle case degli italiani (occupandosi non solo di criceti, cani, gatti, cavalli, ma anche di animali meno diffusi quali volatili, pesci, rettili, maiali, ecc) e agli animali presenti negli allevamenti di cui regola la detenzione.
Prevedendo multe fino a 600 euro per la disattenzione delle disposizioni e la revoca del diritto di custodia dell’animale nei casi estremi.
Ed anche se la concreta sanzionabilità dei contravventori non risulta sempre ne facilmente verificabile, e quindi punibile, i redattori del testo hanno voluto fornire una guida dei doveri che si hanno verso le creature non umane  ribadendo il superamento dell’equiparazione degli animali agli oggetti.

per APPROFONDIMENTI    :


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sabato 5 settembre 2015

Il Giappone riapre la caccia alle balene motivando il massacro con la ricerca


Il Giappone è un Paese decisamente conservatore per quanto concerne le sue tradizioni, al punto da sfidare i  divieti internazionali 
Come per i delfini prosegue incurante di interdizioni e proteste nelle sue annuali mattanze a danno di questi mammiferi marini.
La caccia ai cetacei viene legittimata dalle autorità giapponesi con motivazioni di ricerca scientifica.
Giustificazioni infondate a giudizio della Commissione internazionale per la caccia alle balene secondo la quale il governo nipponico non ha dimostrato gli scopi scientifici della pratica venatoria.
Anche nello scosro 2014 la Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja aveva proibito con una sentenza l’attività non riconoscendo finalità scientifiche al  programma di caccia presentato dal Giappone che lo aveva quindi interrotto.
E’ evidente che il Paese nipponico antepone la propria logica arcaica e di sfruttamento delle risorse del mare al problema della salvaguardia della fauna acquatica rifiutando addirittura l’idea che la balena sia a rischio estinzione.

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mercoledì 2 settembre 2015

A Milano garantiti trentadue luoghi sicuri dove lasciare gli animali per visitare l’Expo






Il Comune di Milano, pr molti aspetti all’avanguardia in Italia, ha approntato trentadue spazi che accolgono cani, gatti ed anche rettili dei visitatori di Expo. Per dare la possibilità a tutti, e quindi anche a coloro che sono accompagnati dai propri animali di vedere l’esposizione ( la regolamentazione internazionale sulle fiere proibisce interdisce nega infatti l’ingresso agli animali domestici ).
L’amministrazione comunale garantisce l’accoglienza e la pensione sia per alcune ore che per alcuni giorni : 8 siti sono rivolti unicamente ai cani, 6 ai soli gatti e gli altri 8 forniscono la possibilità di ospitare animali diversi, addirittura pesci o rettili.
Perché Milano vuole riconfermarsi quale città amica degli animali.

Carenza normativa e il detenuto non può incontrare il suo cane





La carenza di prescrizioni omogenee ha impedito ad un detenuto di Oristano di incontrare il suo cane all’interno della struttura di reclusione.
Il direttore dell’istituto di pena non ha quindi potuto acconsentire alla richiesta del condannato.
Il vuoto normativo infatti ostacola una simile misura poiché come ha chiarito il dirigente del carcere “ Non può prendersi un provvedimento che poi, a condizioni analoghe, non venga applicato anche ad altri detenuti”.
Era stata la dalla psicologa della casa circondariale a consigliare la pet therapy all’uomo recluso che soffre di depressione. Il quale, attraverso l’associazione Socialismo Diritti e Riforme, aveva chiesto di poter vedere il suo cane al quale è molto affezionato.
Ma poichè nelle strutture penitenziarie di Firenze, Bologna, Livorno e Montone i carcerati hanno potuto vedere i loro cani  ed  a Padova è stato concessa la permanenza di canarini all’interno delle celle, la presidente dell’organizzazione SDR, Maria Grazia Caligaris, auspica una direttiva esplicativa che eviti ai dirigenti delle carceri equivoci interpretativi.
La questione riguarda la medesima problematica dell’accoglienza degli animali che si pone anche per gli  istituti sanitari e socio-sanitari.
In entrambi i casi l’imposizione della separazione genera sofferenza soprattutto negli animali i quali subiscono del tutto incolpevoli una situazione che si palesa come immotivatamente punitiva.
Mentre la relazione con l’animale ha un’efficacia terapeutica accertata.
Per questo le mancanze normative relative all’ospitalità dei pet anche all’interno di strutture particolari richiedono una definizione sempre più urgente.
Che non può trovare soluzione solo nella risposta delle aziende private (vedi l’esperienza della residenza per anziani Dog Camp a Binasco ), ma richiede invece un impegno del comparto pubblico.



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