Significa affrancarsi dalla fame, dalla sete e dalla cattiva nutrizione, dalle malattie e dalle ferite, ma anche libertà dai disagi ambientali, quindi la possibilità di disporre di un ambiente fisico adeguato e confortevole, libertà di poter manifestare le caratteristiche comportamentali specie-specifiche, libertà dalla paura e dallo stress.
Il concetto di “benessere etologico” deriva dalla possibilità di esprimere i codici comportamentali innati di specie e di individuo e richiede quindi un ambiente idoneo anche in relazione ai rapporti con gli altri animali e con l’uomo.
Ecco perché la presenza di un’area esterna in cui il gatto o il cane può muoversi liberamente costituisce non solo un importante fattore di benessere fisico ed etologico, ma aiuta anche l’animale a socializzare sia con l’essere umano che con individui della stessa specie. Al contrario l’isolamento e lo stato di stress ed agitazione che vivono gli animali, e soprattutto i cani, tenuti per lunghi periodi nello stesso ambiente porta gli stessi talvolta a comportamenti di tipo aggressivo e diffidente verso gli altri esseri viventi.
L’ambiente infatti influisce sul cervello. Un ambiente ricco di stimoli fa bene al cervello, può regolare e cambiare il comportamento, riuscendo a curare anche alcune patologie.
Una vita ricca di stimoli fisici, intellettuali, sociali e affettivi ha numerosi effetti benefici sull’organismo, migliorando le capacità cognitive nei compiti di apprendimento e memoria e giungendo persino a rallentare, in modo anche notevole, i processi di invecchiamento.
Questi effetti esercitati dall’ambiente valgono anche per gli animali nei quali sono stati riscontrati i meccanismi cellulari e molecolari che guidano i fenomeni di plasticità neurale in risposta agli stimoli ambientali.
L’arricchimento ambientale è quindi un fattore molto importante e per un animale il giardino equivale alla situazione con le migliori condizioni.
Post
Argomenti correlati Benessere
etologico :
Nessun commento:
Posta un commento