L’inscindibilità del rapporto tra qualità dell’esistenza della collettività e requisiti degli spazi in cui vive individua nell’ambiente un fattore essenziale per il raggiungimento del benessere.
Molteplici indagini hanno rilevato l’influenza positiva esercitata dalla natura sullo sviluppo emotivo, cognitivo e sulla salute dell’individuo : su questo principio si basa la formula degli healing gardens che, sebbene ancora poco diffusi in Italia, suscitano crescente interesse.
I giardini terapeutici, utilizzati soprattutto nel mondo anglosassone e negli Stati Uniti, propongono un approccio innovativo nel campo assistenziale e sanitario avvalendosi degli spazi verdi (relativi stimoli sensoriali che induce, sentimenti di fiducia e di gioia che trasmette) come parte attiva del processo di cura complementare alle terapie convenzionali.
Infatti benchè negli healing gardens la fruizione del verde sia di tipo passivo, a differenza dell’ortoterapia e dell’ecoterapia, la loro funzione curativa si esercita mediante la reazione emotiva originata dall’inconscio del fruitore e l’interazione, stimolata dall’atmosfera distensiva creata dal verde e destinata ad aumentare la disponibilità al dialogo ed alla comunicazione dei pazienti.
I benefici dei giardini terapeutici si concretizzano in riduzione dello stress, regolazione della pressione sanguigna, aumento dei livelli di mobilità, miglioramento degli equilibri ormonali, dell’umore e della qualità del sonno.
Nei healing gardens colori, forme, texture ed elementi sono scelti selezionati per calmare e lenire i sensi. E l’organizzazione complessiva del giardino assicura una buona accessibilità al verde ( con un’attenzione particolare alle apertura, dislivelli e soglie), fruibilità con lo studio dei camminamenti esterni e delle relative pavimentazioni, la presenza dell’acqua (un piccolo stagno o cascata) importante simbolo di vita e di piante che attirano la fauna selvatica, sentieri per le passeggiate e percorsi ad anello, l’inclusione di sedute, per rilassarsi e favorire la socializzazione, l’inserimento di oggetti familiari legati al periodo della giovinezza con una funzione di tipo ludico e ricreativa incentrata sul ricordo.
Il successo dei giardini terapeutici è tale che in America sono ormai oggetto del desiderio anche da parte di privati cittadini che godono di buona salute quale luogo per rilassarsi e mantenersi in forma.
Cresce la considerazione delle aree verdi quale criterio d’eccellenza al fine del raggiungimento della dimensione di appagamento.
Al contrario l’ambiente artificiale del contesto urbano e la scarsa presenza della natura nelle città confermano una situazione opposta.
Il nesso tra ambiente (costruito o naturale) e comportamento dovrebbe essere attentamente valutato nell’ambito della progettazione edilizia e della pianificazione territoriale. Questo criterio è di particolare rilievo per le scelte di natura progettuale ed inerenti alla localizzazione degli interventi residenziali.
L’attribuzione di un maggior importanza all’ambiente induce ad inserire spazi verdi pertinenziali alle unità immobiliari, oltre che a livello urbano.
L’obiettivo è il superamento del concetto dei “requisiti minimi” e l’aspirazione è quella del benessere attraverso il recupero del contatto con la natura.
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