Valutazioni etiche e salutistiche indirizzano un numero sempre maggiore di persone ad orientarsi verso l’acquisto di beni e sostanze ottenuti con il minimo danno ambientale e senza sfruttamento di animali.
In Italia, come negli Stati Uniti, la maggioranza della popolazione è contraria alla vivisezione ed ai test scientifici sugli animali, l’aumento di vegetariani e vegani è costante mentre si osserva un consumo inferiore, quantità e frequenza minori, di alimenti di origine animale da parte di un numero sempre più rilevante di individui.
La maggiore attenzione nei confronti dell’impatto ambientale e del rispetto dei diritti animali incoraggia la scelta di prodotti cruelty – free.
E la richiesta di prodotti “etici e responsabili” rispondenti alle esigenze di consumatori maggiormente sensibili a tali tematiche dovrebbe conseguentemente influenzare il mercato sollecitando la produzione e la distribuzione di alimenti e merci con un ampliamento della gamma dei beni disponibili.
La materia è complessa ( normativa di riferimento, etichettatura, ecc.) e l’orientamento verso il consumo cruelty – free ( ditte, marche, ingredienti, prodotti ) non è semplice.
Oltre agli altri siti un aiuto può essere fornito da http://www.consumoconsapevole.org/index.html .
Post Argomenti correlati Ecosostenibilità ed ambiente
:
Nessun commento:
Posta un commento