Dopo Daniza
almeno un altro osro è in pericolo nella provincia di Trento. L’aggressione
allo jogger Vladimir Molinari, seppure pare provocata dalla reazione dell’uomo
che non si è probabilmente reso conto dell’effetto che può suscitare, in
qualunque essere umano ed a maggior ragione in un animale selvatico, un
indivduo che senza motivazione alcuna emette urla agitando braccia e mani
alzate, ha determinato una nuova caccia al plantigrado.
E dalle ultime
notizie sembra che l’animale responsabile sia stato individuato : KJ2 femmina
di circa 12 anni avrebbe lasciato le sue tracce biologiche sul luogo
dell’aggressione. Il presidente della Provincia di Trento ha firmato
l’ordinanza per la cattura e la “captivazione permanente”.
La Guardia
Forestale della Provincia è alla ricerca dell’orso, pur assicurando di voler procedere solo alla sola cattura, e non
all’abbattimento, del plantigrado. Secondo gli intenti dichiarati si ricorrerà
all’uccisione dell’orso solo in caso di pericolo per il personale incaricato.
Ma la vicenda di Daniza è significativa di una gestione perlomeno superficiale
dell’operazione : appare infatti singolare che personale qualificato come è
sicuramente quello deputato alla cattura di animali selvatici, che sono
patrimonio comune, non sia riuscito a somministrare il giusto quantitativo di
anestetico o premurato di utilizzare narcotico adeguato a questa tipologia di
animale.
Non sarebbe
opportuno che l’elevata competenza professionale del personale veterinario
provocasse, ancora una volta fortuitamente, un’ulteriore vittima incolpevole.
Anche se la condanna alla detenzione a
vita per un animale nato libero è già una condanna a morte.
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