Alla
fine è stata rimandata al 23 febbraio l'approvazione definitiva
del Piano per la conservazione e gestione del lupo in Italia. Il
rinvio è stato chiesto dai presidenti delle Regioni italiane per
esaminare ulteriori opzioni e disposto stabilito dalla Conferenza
Stato Regioni. La proposta di differimento è stata sottoposta dal
presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini al
ministro Gian Luca Galletti che ha acconsentito al rinvio.
La
mobilitazione delle associazioni animaliste a sostegno del lupo ha
reso palese il mutamento della sensibilità ambientale degli italiani
che ha spinto le amministrazioni regionali a revocare il loro assenso
alla disposizione.
Già
nei giorni scorsi le regioni avevano mostrato un cambio di indirizzo
riguardo la misura 22 che di fatto consente la caccia al lupo.
Lazio
e Puglia si sono dichiarati contrari al provvedimento, Giulia Debora
Serracchiani, presidente del Friuli Venezia Giulia, Giovanni Toti,
presidente della Liguria, Luciano D'Alfonso, presidente dell'Abruzzo
e Sergio Chiamparino del Piemonte hanno espresso perplessità e
parere discordante oltre alla necessità di approfondimenti. Mentre i
Verdi della Campania hanno annunciato che la Regione non avrebbe dato
l'autorizzazione ed alla Camera il Movimento 5S ha chiesto la
cancellazione della norma.
Visto
lo svolgersi degli eventi occorre prestare mantenere la massima
attenzione alle modalità di approvazione del Piano affinchè il
provvedimento non sia solo prorogato, ma sostanzialmente modificato
con l'eliminazione della misura inerente alla possibilità
dell'abbattimento dei lupi e sia assicurata dal Ministero
dell'Ambiente la copertura economica necessaria per la prevenzione ed
il risarcimento dei danni alla zootecnia oltre al contrasto del
fenomeno del randagismo.
Soprattutto
perchè il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti insiste nella
difesa della totalità del Piano compresa la possibilità di
procedere all'abbattimento controllato.
Ma
è dall'episodio dell'uccisione dell'orsa Daniza che il ministro
Galletti avvalla, sostanzialmente o dichiaratamente, soluzioni
"definitive" per quanto riguarda le problematiche di
convivenza con gli animali.
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