In
data 30 maggio 2017 il Comitato regionale per la Valutazione di
Incidenza Ambientale (VIA) della Regione Abruzzo ha esaminato ed
approvato la realizzazione di una seggiovia a Gamberale all'interno
del Parco Nazionale della Majella.
Sullo
stesso sito dove 15 anni prima fa era fallito un precedente impianto
di risalita e benchè l'opera ricada in area protetta ( in quanto
Parco Nazionale ) sottoposta a vincolo paesaggistico ai sensi del
D.Lgs 42/2004.
Motivazione
dell'autorizzazione il fatto che l'intervento non costituisca
un'opera di nuova costruzione ( è denominato "intervento di
ristrutturazione e ammodernamento di impianto scioviario esistente"
) in quanto l'infrastruttura risulta già presente. ( Viene però
precisato che il parere non attiene alla realizzaziione del
parcheggio o di lavori sulla pista) .
Nonostante
il territorio faccia parte dell'Important Bird Area (IBA) Majella,
Monti Pizzi e Monti Frentani, ricada in un sito classificato come
Zona di Protezione Speciale e sia interessato dall'area del PATOM
designata dalla Regione Abruzzo con differenti livelli di idoneità
dell'habitat dell'orso.
Perchè
l'area la zona è stata ricolonizzata dall'orso bruno marsicano. :
dal 2014 è frequentata dai plantigradi con la presenza stabile di
una femmina ( l'animale è munito di radiocollare e la sua
localizzazione risulta accertata già 5 mesi prima del rilascio del
Nulla Osta al progetto da parte dell'Ente parco ).
Le
associazioni Wwf e Salviamo l'Orso reputano l'impianto deletereo per
l'area naturale ed inutile per l'economia locale dal momento che i
cambiamenti climatici hanno reso impraticabile lo sci a quella
altitudine dell'Appennino ( si è infatti abbreviato il periodo di
innevamento ed è aumentata alzata la quota neve ). Mentre il
ricorso alla neve artificiale mediante l'uso di "cannoni "
risulterebbe antieconomico e gravemente impattante sull'ambiente.
Quello
autorizzato è quindi un progetto destinato a sprecare territorio e
risorse ambientali ed a dissipare denaro pubblico.
Al
contrario sarebbe necessario salvaguardare l'habitat degli
animali selvatici soprattutto se inseriti in un contesto protetto
come quello di un Parco nazionale al fine di evitare il reitarsi di
episodi in cui ancora una volta incolpevoli creature sono sacrificate
ad interessi economici privati.
La
circostanza ricorda infatti la triste vicenda di un'orsa con due
cuccioli addormentata per sempre da una dose di narcotico.
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