Anche
in Italia l'argomento della crudeltà sugli animali inizia ad essere
oggetto di attenzione e studio in considerazione dell'importanza
sociale che riveste.
Al
Consiglio Nazionale della Fnovi ( Federazione nazionale Ordini
veterinari italiani) tenutosi a Roma nei giorni scorsi si è
affrontato il tema del legame tra gli
abusi sugli animali e quelli domestici. All'incontro, al quale ha
partecipato anche la veterinaria scozzese Freda Scott Park
qualificata specialista in materia, è stata confermata la
corrispondenza tra violenza sugli animali ed altre forme di
maltrattamenti domestici, in primo luogo quelli sulle donne ed i
bambini. Ed è stata evidenziata la necessità di procedere ad una
specifica formazione dei medici veterinari ed alla collaborazione di
tutte le figure professionali mediche coinvolte per intervenire e
rimuovere il nesso che collega le forme di brutalità sui soggetti
più deboli.
Correlazione
spesso sottovalutata nel nostro Paese come rilevato dal convegno di
LINK-ITALIA ( associazione di professionisti che si occupa delle
connessioni tra maltrattamento di animali e violenza interpersonale,
devianza, crimine in Italia ) tenutosi a Maranello nel novembre 2015.
Nel
quale si è sottolineato come assenteismo istituzionale ed
indifferenza legislativa verso la violenza sugli animali siano da
ascriversi essenzialmente alla carenza di riconoscimento normativo
dei diritti degli animali nonostante la società civile sia sempre
più sensibile alla tematica. Il maltrattamento di animali è infatti
spesso sminuito e derubricato tanto da essere considerato un crimine
minore.
Mentre
negli Usa e nei Paesi anglosassoni, dove la tutela normativa degli
animali è più avanzata, tale abuso è un reato penale che ha
portato nel 2014 l'Fbi degli Stati Uniti ad inserirlo tra i top
crime, proprio in considerazione del suo essere sintomatico
indicatore di pericolosità e di devianza sociale. Dal momento che
studi e ricerche hanno dimostrato che il maltrattamento degli animali
è la prima fase del percorso evolutivo della violenza agita e può
essere predittivo di future azioni criminali.
Dal
momento che "La violenza sugli animali è il tirocinio per ogni
crudeltà nei confronti degli uomini" ( Orazio ).
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