La coresidenza quale nuova
tipologia dell’abitare esprime rappresenta la risposta ad esigenze espresse da
gruppi comunitari con la ricerca di schemi abitativi concepiti per usi
innovativi e quindi adatti alle nuove necessità dell’abitare.
La
scelta della coresidenza è dettata
dalla predilezione di un modello abitativo adatto a fornire una risposta
alle esigenze individuali superando la carenza di spazi e servizi mediante la
forma del gruppo elettivo basato su affinità profonde e sul recupero
dell’aspetto relazionale.
Il
vivere in coresidenza si pone all’opposto di un’esperienza compiuta in se
stessa, vuole al contrario condurre a una comunità varia e inter-generazionale.
La formula del cohousing, con forme alte di
socialità e collaborazione, offre infatti un ambiente particolarmente adatto anche per la crescita dei bambini e
per l’età avanzata attraverso un approccio che tiene conto della
globalità della persona e del suo continuo evolversi in tutte le fasi della vita.
E
una struttura con spazi idonei anche per gli animali fornisce ai bambini
l’opportunità di giovarsi del significato
educativo della relazione con le
altre creature e di
riaprire, anche ai piccoli che vivono in città, quella porta verso la natura
che, secondo Lorenz, è il contatto con gli animali.
Inoltre l’animale ha una valenza
terapeutica anche per gli anziani che
possono trarre dal rapporto afftettivo-relazionale con esso un allungamento dei tempi di autonomia e
l’alleviamento della sofferenza arrecata dalla solitudine e dall’isolamento, la
diminuzione e la contribuzione alla gestione delle patologie senili.
Post Argomenti correlati Cohousing e dintorni :
Nessun commento:
Posta un commento