Privilegiare il recupero di edifici all’interno dell’area urbana, oltre a rappresentare la soluzione più funzionale alla realizzazione dell’intervento proposto e a consentire un risparmio economico, permettere di conseguire i vantaggi ambientali derivanti dal riuso degli fabbricati esistenti invece dell’ulteriore perdita di suolo che una nuova costruzione comporta.
La riqualificazione urbana, attuata in una logica opposta a quella del depauperamento ed erosione territoriale, si definisce come un’occasione per perseguire finalità di tipo ambientale. La materia urbanistica si intreccia inevitabilmente con la protezione della natura e della salute e deve essere contrassegnata da una marcata attenzione per le esigenze di salvaguardia dell’ambiente. Lo stesso concetto di “patrimonio culturale” contiene sia la categoria dei beni culturali che dei beni paesaggistici accomunati dalla medesima destinazione di fruizione da parte della collettività di questi beni.
L’architettura, la tutela e la valorizzazione ambientale concorrono quindi congiuntamente allo sviluppo della cultura e la considerazione estetico-culturale dell’ambiente risulta determinante per l’obiettivo di conservazione dell’ambiente.
Parallelamente il recupero edilizio, mediante l’attribuzione di nuove forme e significati al costruito, deve ricercare una migliorià dell’esistenza che è imprescindibile dal rispetto e dal beneficio ambientale.
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