Il caso della
Schanzer nana Sissy ( ma nel 2012 anche Zander, un bellissimo incrocio di
Samoyedo e Husky, aveva percorso circa due miglia attraversando strade molto
trafficate e superstrade per raggiungere il letto d’ospedale in cui era
ricoverato John Dolan ) che ha camminato per oltre 15 isolati al fine di
riunirsi a Nancy Franck, degente per un intervento di rimozione di un tumore,
ripropone il tema del soggiorno degli animali nei centri di cura.
L’iniziativa di Sissy
documentata dalle immagini delle telecamere del Mercy Medical Center di Cedar
Rapids, cittadina dell’Iowa (Usa), che la mostrano mentre varca l’ingresso
della struttura ospedaliera, imperversano sul web e sono contemporaneamente
espressione del grande attaccamento alla persona cara, della ferma volontà di
ritrovarla e della soluzione fornita dagli animali al problema della
separazione.
La questione è
di lunga data e meriterebbe appropriata soluzione. Perché il distacco imposto a
due esseri uniti da un legame profondo è innaturale e arreca afflizione
patimento sia all’essere umano che all’animale. Mentre al contrario è provata
la valenza curativa del rapporto con i pets, in particolare il proprio, che
aiuta ad affrontare la difficoltà della malattia ed è un valido stimolo alla
guarigione.
Invece l’assenza
dell’umano di riferimento provoca una forte sofferenza all’animale (che può
arrivare a lasciarsi morire d’inedia). Ed è proprio questo dolore a spingere
cani e gatti a rischiare la vita pur di ricongiungersi al soggetto amato.
Senza
considerare la difficoltà assai frequente a reperire una persona disponibile ad
accudire l’animale durante il periodo di degenza.
Benché vi siano
stati dei progressi con l’approvazione da parte di alcune regioni della legge
che permette consente agli animali l’accesso agli ospedali per visitare i
pazienti molto altro rimane da fare.
In seguito e
conseguentemente al riconoscimento dell’efficacia terapeutica dell’interazione
tra uomo ed animale sarebbe infatti necessario che le strutture ospedaliere si
dotassero anche di spazi idonei alla permanenza degli animali.
Perché le imprese di Sissy e Zander sono fortemente significative e
l’orientamento da loro indicato merita di essere seguito, non vanificato.
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