Margherita Hack amava profondamente gli animali ed aveva scelto di fornire un sostegno tangibile ad alcune associazioni che di loro si occupano.
Ne aveva privilegiate tre a ciascuna delle quali aveva
destinato 20.000 euro. Perché così aveva deciso l’astrofisica nel suo
testamento. Hack, oltre alla cifra per le associazioni animaliste, aveva
infatti stabilito il lascito del suo patrimonio al marito mentre la badante di
origini albanesi Tatjana Gergo avrebbe ricevuto in eredità 100.000 euro e la
casa in via Portello a Trieste, ma solo in seguito alla morte della scienziata
e del coniuge.
Ma le disposizioni dell’astrofisica non sono state
rispettate : pochi giorni dopo la scomparsa di Margherita Hack il marito,
malato di Alzheimer e deceduto il settembre scorso, ha firmato un testamento
che nomina unica erede la collaboratrice domestica.
E se i dubbi sulla validità del lascito paiono
legittimi ( il coniuge della Hack non sembrava nel pieno delle proprie
facoltà) occorre domandarsi se la
volontà della grande scienziata non meriti.di essere maggiormente considerata.
Contro
L’abbattimento delle volpi ( e dalla loro parte)
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