martedì 4 agosto 2015

Onu : approvata una risoluzione contro i crimini di natura










Intrapresa da Gabon e Germania ed appoggiata da più di 70 stati , tra i quali anche l’Italia, è stata infine approvata all’unanimità dall’assemblea generale dell’Onu una risoluzione contro il traffico di fauna selvatica.
Il provvedimento è stato adottato anche in seguito all’episodio dell’uccisione del leone Cecil divenuto il simbolo, oltre che dello Zimbabwe, anche della lotta al bracconaggio ed al mercato degli animali selvatici.
L’obiettivo dell’accordo è la prevenzione ed il contrasto del traffico illegale di specie protette e selvatiche che caratterizzano un commercio assai redditizio a fronte di rischi irrisori. La risoluzione mira ad un incremento della pianificazione delle attività di polizia ed al potenziamento delle azioni giudiziarie sollecitando contemporaneamente i singoli Paesi al coinvolgimento partecipe ed attivo delle collettività locali per l’ottimizzazione delle risorse naturali.
La determinazione rileva inoltre la necessità di ricorrere a strumenti organizzativi sopranazionali e sottolinea l’esigenza per ogni Paese di ostacolare corruzione e riciclaggio per combattare la criminalità  che gestisce il commercio illegale della fauna selvaggia .
Dal prossimo anno, 2016, il segretario generale delle Nazioni Unite dovrà redigere una relazione annuale relativa all’andamento dei crimini di natura compiuti verso gli animali selvatici ed alla concretizzazione della risoluzione in ciascuno degli stati aderenti con indicazioni per provvedimenti aggiuntivi.
Purtroppo la delibera non è giuridicamente vincolante demandando di fatto all’arbitrio dei singoli Paesi l’attuazione e ciò rischia ancora una volta di determinarne la scarsa incisività.











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