Budi, il
piccolo cucciolo di orango che aveva commosso il mondo per le sofferenze che la
sua storia gli aveva causato, ha fatto notevoli progressi e sta
riacquistando forza. Il video mostra i miglioramenti (ora Budi riesce a
camminare) e il suo primo incontro con un altro piccolo Jemmi della sua specie
anche lui rimasto orfano.
L’associazione
International Animal Rescue sta accudendo anche Gito un altro piccolo rinvenuto
chiuso in una scatola con braccia e gambe incrociati, ammalato di scabbia e
minato dalla stessa forte malnutrizione che affliggeva anche Budi. Denutrizione
che impedisce ai piccoli primati sia di muovere braccia e gambe che di reggersi
in piedi provocandogli immenso dolore
appena i volontari di IAR cercano di muovere loro gli arti. Gli
operatori di IAR curano i cuccioli con un’alimentazione adeguata e la
fisioterapia. Ed i volontari di International Animal Rescue
intervengono anche nel soccorso dei primati dai roghi accessi incessantemente
mettendo in salvo animali ormai allo stremo e trasferendoli in aree sicure
della foresta pluviale come nel caso del salvataggio di una madre con il suo piccolo
diffusa
sul web.
L’area del
Borneo è infatti devastata dall’azione umana ed in particolare dagli incendi
che distruggono le foreste dell’Indonesia per sostituirle con la coltivazione
delle palme da olio.
Questa
pianta fornisce un grasso vegetale a basso costo assai richiesto dall’industria
alimentare, ma utilizzato pure nei biocarburanti.
Molti oranghi
muoiono negli incendi appiccati per convertire la foresta in coltivazione e
quelli che sopravvivono sono uccisi a colpi di arma da fuoco ai margini delle
piantagioni dove si rifugiano per sfuggire alle fiamme. Ed i piccoli delle
femmine uccise sono venduti clandestinamente ( la cattura e la detenzione degli
oranghi è
illegale in Indonesia).
Purtroppo la
situazione degli oranghi in Indonesia è drammatica : la distruzione
dell’habitat di queste scimmie antropomorfe determina la
drastica riduzione del numero di esemplari (i dati UNEP, l’agenzia
per l’ambiente
dell’ONU,
del 2005 stimavano una popolazione totale nel Borneo di 45.000 individui e a
Sumatra di circa 7.300).
Oltre alla
deforestazione ed agli incendi un altro pericolo per la sopravvivenza di questi
primati è
il bracconaggio. Se gli adulti sono uccisi per realizzare souvenir o per
mangiarne la carne, i cuccioli sono venduti sul mercato clandestino.
Perché purtroppo la popolazione autoctona ha da tempo immemore l’ usanza
di catturare e detenere oranghi soprattutto i giovani esemplari ( vedi la
vicenda della femmina di orango catturata dopo essere stata allontanata
strappata ad un familiare e tormentata da tutti
gli abitanti del villaggio http://www.dailymail.co.uk/news/article-2475824/Orangutan-tied-taunted-cruel-mob-climb-pole-rescued-British-charity.html#ixzz2ikGM7FOr ).
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