Ciwf Italia ha reso noto che 13 Paesi dell'Unione Europea, tra i quali anche l'Italia, sono stati denunciati alla Commissione europea dall'associazione tedesca Animal Welfare Foundation per infrazione della normativa inerente al trasporto degli animali vivi verso la Turchia. La Commissione europea esaminerà la denuncia per valutare se disporre l'avvio delle procedure di violazione.
Nonostante
la tutela degli animali durante il viaggio tragitto in tutti gli
Stati membri sia stabilita dal Regolamento UE sul trasporto 1/2005
che, in base ad una sentenza della Corte di Giustizia europea, deve
essere rispettato anche nei Paesi terzi qualora gli animali partano
dall’UE. E sebbene la Turchia stessa abbia siglato un accordo
internazionale relativo al trasporto di animali vivi, senza aver però
ancora proceduto alla sua ratifica.
Nel
febbraio scorso era stato divulgato un report realizzato con
un’inchiesta durata 5 anni da Animal Welfare Foundation,
Tierschutzbund Zurich , Eyes on Animal e con il contributo di
Compassion in World Farming.
Le
ispezioni hanno riscontrato numerosissime infrazioni anche da parte
dell’Italia che in un anno, tra il 2014 e il 2015, ha visto
quadruplicare le esportazioni di animali in Turchia. La
documentazione prodotta mostra un numero estremamente elevato di
violazioni poiché i viaggi stessi sono organizzati senza
considerare la durata del tragitto che non valuta neppure possibili
soste. L’esito dell’indagine non lascia dubbi : le infrazioni
sono infatti sistematiche e le condizioni di trasporto terribili.
La situazione è nota nell'Unione Europea, ma nessuno degli attori coinvolti in questo traffico ha interesse e quindi volontà di porre fine a questi trasporti dal momento che gli interessi economici non contemplano il diritto per gli animali, soprattutto per quelli che viaggiano verso i macelli, ad evitare condizioni assimilabili alla tortura.
Come
rileva Annamaria Pisapia, direttrice di Ciwf Italia Onlus “Siamo al
fianco dei colleghi di Animal Welfare Foundation in questa battaglia
contro una delle crudeltà peggiori inflitte agli animali allevati a
scopo alimentare : il trasporto a lunga distanza. Ulteriormente
peggiorato quando si tratta di esportazioni in Paesi terzi, dove
nemmeno le regole minime di protezione animale valgono più …...
Ma, purtroppo la Commissione europea sta mostrando una mancanza di
volontà politica di cambiare le cose. Ancora una volta sono gli
interessi commerciali degli Stati Membri a prevalere sul benessere
degli animali”.
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