E'
stato approvato ieri dalla Conferenza Stato-Regioni, in un confronto
di ordine tecnico, il Piano per la conservazione e gestione del lupo.
L'approvazione definitiva, in sede politica, è stabilita per il 2
febbraio. Nonostante il recepimento da parte del Ministero
dell'Ambiente di alcune modifiche richieste dagli enti locali, il
Piano rimane sostanzialmente invariato ammettendo per le Regioni la
possibilità di deroga dalla tutela del lupo istituita nel 1971 e
l'autorizzazione all'uccisione.
In
merito le dichiarazioni del Ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti
risultano quanto meno opinabili " Nessuno vuole ammazzare i
lupi. ... Il problema del lupo è ormai evidente .... In
certe zone la presenza del lupo è diventata un rischio per le
attività agricole. Ci sono attività che chiudono per la presenza
dei lupi. "
Tali
asserzioni offrono una visione alquanto distorta della
realtà e inducono un allarmismo irrazionale e assolutamente
immotivato.
Invero
la misura 22 ( di una serie di provvedimenti atti a favorire la
convivenza fra i lupi e le attività agricole) prevede l'abbattimento
del 5% della popolazione di lupi.
Forse
il Ministro non ha grande dimestichezza con la lingua italiana o ha
confuso la terminologia...
In
ogni caso le affermazioni sono state fatte durante la presentazione a
Roma del nuovo calendario dei Carabinieri che, in seguito
all'accorpamento del Corpo Forestale all'Arma, raddoppia con un
almanacco dedicato alle specie animali e vegetali a rischio e
protette dalla convenzione CITES.
Paradossalmente
pure il lupo è una specie protetta anche se lo sarà sempre meno nel
caso che il Piano venga approvato mantenendo la controversa misura.
A
dimostrazione del fatto che in Italia gli animali tutelati godono di
effettiva salvaguardia nelle stesse ore, sempre ieri, il Gruppo
Carabinieri Forestale di L'Aquila ha scoperto e denunciato sei
bracconieri con il bottino della caccia illegale : 4 caprioli che
sono specie protetta.