Un
altro lupo ucciso nel comune di Introd in Valle d'Aosta. Il corpo
dell'animale, una femmina di 28 kg uccisa da un colpo d'arma da
fuoco, è stata segnalata il 10 gennaio scorso al Corpo Forestale
della Valle d'Aosta che ha proceduto al recupero ed al trasporto
della carcassa presso l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale di
Quart per le necessarie analisi. Il Corpo Forestale ha inoltre
avviato un'attività investigativa per individuare il responsabile
dell'uccisione dell'animale che si configura come un reato dal
momento che il lupo è una specie protetta.
Specie
autoctona in Europa e in Italia, il lupo non è mai stato oggetto di
interventi di reintroduzione nell'ambiente naturale, ma, quasi
estinto negli anni '70, è riuscito a sopravvivere ed ad ampliare
solo negli ultimi anni il suo aerale.
Da
sempre infatti questo animale paga un prezzo altissimo per la sua
natura selvatica.
Oggetto
di caccia programmata ( il Ministero di clima e ambiente norvegese ha
solo recentemente abrogato la disposizione che ne consentiva
permetteva l'abbattimento di 32 esemplari ossia il 70% della
popolazione di 65-68 individui di tutto il Paese Norvegia) o di
bracconaggio.
Ma
l'indole selvaggia del lupo esercita anche un indubbio fascino.
Motivo per il quale negli ultimi anni è divenuto oggetto di un nuovo
commercio basato sugli ibridi di pastori tedeschi cecoslovacchi e
lupi selvatici. Business illegale poichè in Italia è vietato
l'accoppiamento di animali domestici con quelli selvatici ed è
altrettanto proibito, in assenza delle obbligatorie autorizzazioni,
detenere lupi fino alla quarta generazione in quanto specie protetta
dalla Convenzione Cities e perchè ritenuti pericolosi per la salute
e pubblica incolumità.
Nel
2013 il Corpo Forestale dello Stato ha scoperto un traffico di
genetica canina che avrebbe originato, mediante l'accoppiamento del
pastore tedesco cecoslovacco con femmine di lupi selvatici dei
Carpazi, Nord America ( lupo del Mackenzie) e di lupi degli
Appennini, ibridi con accentuate caratteristiche fisiche e psichiche
del lupo. Questo commercio è proseguito ed è dei giorni scorsi la
notizia di una nuova indagine che ha portato alla individuazione di
tale pratica in 9 allevamenti italiani che avrebbero dato vita a
circa 229 ibridi, con pedigree falsificati, che sono stati oggetto di
sequestro giudiziario ( ma fortunatamente affidati agli umani
conviventi ).
Il
pastore tedesco cecoslovacco è una razza recente ed è già il
risultato dell'accoppiamento del pastore tedesco con il lupo dei
Carpazi e questa ibridazione d'origine è denotata chiaramente dalle
caratteristiche fisiche dell'animale.
Ripercorrere
il processo evolutivo a ritroso presenta indubbi rischi : il
pericolo è infatti quello che gli ibridi siano animali difficilmente
gestibili con conseguenze nefaste per uomini e cani.
La
natura selvatica può essere infatti molto distante da quella
domestica, governata da forze e regole difficilmente comprensibili e
asservibili al genere umano.
Il
Corpo Forestale, in base ad indagini svolte tra Modena e Reggio
Emilia relativamente ad alcuni cani uccisi a fucilate, ipotizza che
gli animali fossero ibridi abbattuti dagli allevatori perchè
reputati incontrollabili o da bracconieri che avrebbero scambiato per
lupi il risultato della riproduzione in natura, in seguito alla
diffusione accidentale, di alcuni ibridi.
Post Argomenti correlati La
questione dell’animalità e l’attenzione verso il mondo animale
:
Nessun commento:
Posta un commento