L’Europa
è sempre più attenta all’ambiente ed alla questione animale. Lo
conferma, a distanza di pochi giorni, l’analogo provvedimento di
divieto di allevamento di animali da pelliccia : di visoni in Olanda
e di cincillà in Croazia. Entrambe le disposizione normative sono
state avversate dalle categorie degli allevatori i cui ricorsi legali
sono stati però respinti ricusati dagli organismi istituti
giudiziari organi enti istituti organismi giudiziari di giustizia
autorità giudiziarie dei rispettivi stati. Come esplicita la
sentenza della Corte Suprema olandese la quale ha stabilito che il
divieto di allevamento dei visoni non costituisce una violazione
della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, tesi sostenuta
dall’associazione degli allevatori. Rappresenta invece un equo
bilanciamento tra i diritti della categoria e il rispetto degli
animali garantito dalla normativa poiché il periodo di transizione
dall’introduzione della legge del 2013 a quello dell’applicazione
nel 2024 risulta sufficiente alla conversione dell’attività ( per
la quale sono anche previsti misure di aiuto ).
L’opinione
pubblica di Paesi con una popolazione sempre più informata ed
istruita rifiuta infatti la sofferenza inflitta agli animali e
determina la crisi dei settori che da questa traggono profitto.
Purtroppo la produzione rimane in Paesi ( come la Cina ) con culture
e tradizioni differenti dove non sono previste pene per i reati di
maltrattamento grave degli animali, gli affari risultano privi di
etica e la tutela dei diritti degli animali appare ancora molto
lontana.
Post Argomenti correlati
Etica e Diritti degli animali :
Nessun commento:
Posta un commento