E'
stato presentato a Udine venerdì scorso 10 marzo il progetto
Bio-crime ideato messo a punto predisposto per che cerca vuole
arginare il fenomeno del traffico illegale di animali. Il piano, che
vede del quale il la regione Friuli Venezia Giulia capofila,
concepito con grazie alla prevede implica la collaborazione di Italia
ed Austria nel contrasto all'attività delle organizzazioni
criminali. Il progetto, finanziato con 1 milione e 100.000 € dalla
Comunità Europea attraverso i fondi di sviluppo regionale –
Interreg VA Italia Austria, vede il coinvolgimento dei Servizi
veterinari del Land Carinzia del Consorzio per l'Area di ricerca
scientifica e tecnologica di trieste e dell'Istituto zooprofilattico
sperimentale delle Venezie. Oltre a partner associati : il GECT
Euregio senza confini Friuli Venezia Giulia – Veneto – Carinzia,
il Servizio veterinario della Provincia di Bolzano, la Polizia
Postale ( compartimento del Friuli Venezia Giulia e, in Carinzia,
Polizia, Polizia Finanziaria ed Ordine dei veterinari ).
Il
contrasto al traffico illegale di animali si impone anche per il
serio il pericolo rischio di introduzione la notevole elevata alta
potenzialità possibilità probabilità di introduzione zoonosi,
patologie malattie trasmissibili dagli animali all'uomo, tra cui la
rabbia il pericolo pericolosità. In tal senso Sono infatti sempre
di più frequenti maggiori gli " eventi sentinella" che si
registrano presentano tra Friuli Venezia Giulia e Carinzia, territori
regioni di transito per il commercio illegale di moltissimi cuccioli
di cani e gatti, allarmanti per le possibili implicazioni ricadute
sulla salute pubblica. Motivo per cui il quale la cooperazione
interregionale internazionale diviene fondamentale al fine di
combattere un traffico che vede il coinvolgimento dei Paesi dell'Est
europeo.
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