La notizia del cane intossicato da oppioidi e
cannabinoidi in seguito all’ingestione di stupefacente in un parco giochi a
Fucecchio, in provincia di Firenze, ripropone il tema, purtroppo sempre
attuale, dell’avvelenamento degli animali.
Pure se in questo caso appare scontata l’assenza di
intenzionalità in quanto la droga si trovava con ogni probabilità sul terreno
di un campo giochi utilizzato dai bambini ( anche loro potenziali vittime)
durante il giorno e da giovani, ai quali si deve presumibilmente l’abbandono
della droga, di notte l’episodio ripropone il problema della sicurezza di
luoghi ed aree pubbliche e della salvaguardia della salute degli animali.
Quello dell’avvelenamento è infatti un fenomeno in crescita costante,
complesso e di non semplice soluzione, per il quale il nostro Paese non sembra
essere sufficientemente attrezzato : la normativa è frequentemente disattesa ed
i crimini in tal senso rimangono quasi sempre impuniti. Motivo per cui
sarebbero auspicabili maggiori controlli e pene più severe
La tutela dell’incolumità degli animali si pone come questione di
civiltà e rispetto delle varie forme di vita
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