Che gli animali abbiano spiccata
sensibilità alla bellezza è notorio.
Parimenti meno conosciuta è la
loro inclinazione all’espressione artistica, pratica che il genere umano avoca
solo a se nonostante le numerose e opposte attestazioni.
Le testimonianze del fare
artistico animale infatti sono molteplici e riscontrabili in tutte le
discipline dell’arte : musica (uccelli, cani, gatti, elefanti, ecc.), scultura
(termiti, volatili, ecc.), pittura (scimmie, cani, gatti, cavalli ed equini,
elefanti, tartarughe, maiali, ecc.) ed
architettura (termiti , volatili, ecc.).
Le più conosciute sono senz’altro
le architetture realizzate dagli animali. Così numerose e complesse (opere
solide, funzionali e spesso anche climatizzate), da superare le strutture di
ingegneria realizzate dal genere umano
dal quale sono studiate e prese ad esempio per le proprie costruzioni.
In particolare sono note fin
dall’antichità le doti artistiche dei gatti. Mummie, papiri e dipinti murali
documentano la conoscenza degli egizi delle capacità pittoriche dei felini
testimoniate anche dalle miniature medioevali e raffigurazioni dei secoli
successivi ( nell’Ottocento ebbero una notevole diffusione e in Giappone una
gatta divenne molto famosa per i suoi disegni).
Il senso estetico è sintomatico di intelligenza e dei
procedimenti neuronali che sovrintendono tali facoltà. Perché l’attività cerebrale è alla base del
comportamento e del gesto, “il cervello che agisce è anche e innanzitutto un
cervello che comprende” in
quanto il meccanismo che dirige percezione, comprensione ed azione è il
medesimo.
L’idea preconcetta attribuita dalla specie umana agli
animali quali esseri incapaci di razionalità e risposte emotive non permette
l’osservazione e il riconoscimento delle potenzialità del mondo animale.
Ma le creature non umane mostrano una competenza significativa nella
comunicazione non verbale che riveste funzioni importanti ed è indispensabile
per la sopravvivenza.
E la forma non verbale è
quella utilizzata dalla comunicazione artistica.
Grazie all’attività pionieristica di alcune strutture
espositive e museali negli ultimi decenni la comunicazione estetica degli
animali comincia ad essere conosciuta ed apprezzata.
Il Monpa ( Museum of
Non Primate Art) raccoglie e custodisce segni e suoni di specie
differenti dai primati fra i quali uno spazio importante, circa il 50%, è
dedicato riservato all’arte felina.
Burton Silver è editorialista
della rivista Cat Art Today e alcune opere realizzate dai gatti sono state
esposte in mostre importanti come nella “Top Gallery” di New York .
La divulgazione dell’abilità progettuale e tecnica della produzione
artistica del mondo animale inizia così a riconoscere un’adeguata
considerazione a questa sua modalità espressiva.
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