Le informazioni relative circa la nocività della carne per la salute umana circolavano da tempo ed erano divenute sempre più frequenti, ora anche l’Oms, sulla base dei dati forniti dallo Iarc, ha inserito le carni lavorate nel gruppo 1 delle sostanze cancerogene e le carni rosse nel gruppo delle probabilmente cancerogene, in quanto il suo consumo è correlato allo sviluppo di numerose neoplasie.
Perché
è
tutta la carne ad essere pericolosa per il benessere dell’uomo,
non solo quella lavorata. L’organismo umano non è
infatti certamente quello di un carnivoro : non ne ha possiede le
caratteristiche fisiche di offesa ( muscolatura, agilità, forza,
denti, artigli), ne la dentizione che risulta del tutto inadatta alla
lacerazione e masticazione di carne se non in avanzato stato di decomposizione
quando alla rigidità cadaverica subentra il rilascio dei tessuti. E quando
aumenta la presenza di sostanze tossiche causata dal processo di putrefazione.
Il fenomeno è
conosciuto a molti medici, ma la problematica viene omessa per non danneggiare
le industrie della carne e farmaceutica e i loro immensi guadagni. Le multinazionali
farmaceutiche traggono infatti enormi benefici economici dalla patologie
mediante la spesa per cure e medicinali.
Pure il fatto che il Professore Umberto Veronesi, oncologo di fama
internazionale, sia fautore della dieta
vegetariana dovrebbe essere motivo di riflessione, poiché, anche se manifesta
una tensione animalista, è indubbiamente la figura del medico a prevalere nel
suo indirizzo alimentare.
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