Decisiva è
stata l’indignazione per l’uccisione del leone Cecil, simbolo dello Zimbabwe,
da parte di un dentista americano.
L’amministrazione
degli Stati Uniti ha infatti stabilito l’inserimento dei leoni dei Paesi
dell’Africa centrale ed occidentale nell’elenco delle specie a rischio di
estinzione tutelate dall’Endangered Species Act, mentre saranno catalogati tra
le specie minacciate i leoni dell’Africa meridionale ed orientale.
Il
provvedimento renderà più rigorosa la regolamentazione relativa
all’importazione negli Usa di leoni vivi e di trofei realizzati con parti degli
animali ( testa, pelle, zampe, code, ecc.).
Sarà
vietata, tranne pochissime eccezioni, l’introduzione di trofei provenienti da
Paesi in cui i leoni sono in pericolo di estinzione. Potranno essere importati
trofei dai Paesi dove i leoni sono tra le specie minacciate, ma non a rischio,
(Sud Africa, Tanzania, Zimbabwe) ed esclusivamente se cacciati in modo legale
secondo le disposizioni locali.
La
normativa è volta a ridurre il numero di felini uccisi anche allo scopo di
procurarsi un trofeo di caccia.
Già in seguito al caso Cecil la maggior parte delle compagnie aeree
aveva proibito il trasporto dei trofei di leoni, leopardi, rinoceronti,
elefanti e bisonti, i “big five “ della caccia grossa.
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